Net-Zero Transition

Il cambiamento climatico rappresenta una delle più grandi minacce che il mondo si trova ad affrontare. 

Alla COP 26 tenutasi nel novembre 2021, 197 paesi hanno accettato il patto per il clima di Glasgow per limitare le emissioni di gas serra e costruire la resilienza ai cambiamenti climatici. L’UE si è posta obiettivi per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 e portarle a zero entro il 2050. 

Le energie rinnovabili, le nuove tecnologie per la produzione alimentare e l’economia circolare sono soluzioni chiave per realizzare gli obiettivi del Green Deal.

Net zero transition” vuole mostrare le iniziative più innovative che potrebbero consentire all’Europa di raggiungere l’ambizioso obiettivo di diventare il primo continente carbon neutral. Il progetto analizza il rapporto tra uomo, ambiente e innovazione mostrando le nuove soluzioni tecnologiche che consentiranno il passaggio a una nuova era, affrontando in chiave positiva il tema del cambiamento climatico.

Molti semi rivoluzionari sono stati piantati in tutta Europa per rendere il futuro sostenibile per le prossime generazioni. La transizione verso il Net-Zero è già iniziata ed è destinata a essere la prossima rivoluzione industriale.

Simone Tramonte è un fotografo italiano focalizzato sulla documentazione di tematiche sociali e ambientali.

Dopo aver conseguito la laurea in Economia, decide di seguire la sua passione per la fotografia e intraprende una carriera freelance basata su progetti autoprodotti e assignments.

Negli ultimi anni, il suo interesse si è concentrato sull’analisi del rapporto tra le persone e l’ambiente e sul descrivere come le tecnologie innovative possano trasformare queste relazioni per un futuro più sostenibile.

Il capitolo islandese di “Net-Zero Transition” ha vinto il Sony World Photography Awards e l’Environmental Photographer of the Year nel 2021, ed è stato esposto alla COP26 di Glasgow.

Nell’ultimo anno, il lavoro “Net-Zero Transition” lo ha portato ad esplorare le più importanti tecnologie  sviluppate in Europa e a mostrare una visione delle strade per un futuro sostenibile. “Net-Zero Transition” è stato premiato nel Gennaio 2022 al PoYi – Pictures of the Year International, uno dei più prestigiosi concorsi internazionali di fotogiornalismo.

I suoi lavori sono pubblicati dai più importanti magazine italiani ed internazionali, tra cui 

National Geographic, CNN, The Guardian, GEO, Der Spiegel, Internazionale, Politico, L’Espresso, WIRED.

Le sue fotografie sono state esposte in numerosi festival di fotografia internazionali.

Randstad1969: la mostra che restituisce i rullini dimenticati

Dal 26 marzo al 2 aprile SPAZIO MIMESIS accoglie la mostra “Randstad1969: 141 rullini riportati alla luce“.

Randstad1969 è la storia di una riesumazione accidentale che nasce quando l’associazione culturale Civico Zero, nel 2017, si aggiudica in un’asta online un pacco contenente 141 rullini di vario formato. Rullini dimenticati da cinquant’anni, un lavoro fotografico di fine anni Sessanta inesplorato di un fotografo olandese sconosciuto. Sono state scattate tutte nella Randstad Holland, un agglomerato urbano che comprende Amsterdam ed altre sedici città dei Paesi Bassi. I rullini giungono avvolti in un foglio di giornale, il Randstad, datato 31 gennaio 1969 e dal quale prende il nome il progetto.

La stampa dei rullini

Le pellicole vengono affidate alle sapienti mani del fotografo e stampatore Franco Glieca. Le prime fotografie riportate alla luce dopo mezzo secolo danno una dimensione di quello che l’intero archivio, formato da circa 4000 negativi, potrà restituire in termini di memoria sia familiare che di una intera area dei Paesi Bassi che va da Amsterdam al Mare del Nord.

Randstad1969 restituisce, per immagini, un tempo e uno spazio cristallizzati. Una visione del mondo tagliata a fette dallo sguardo di uno sconosciuto fotografo. Ogni immagine, fermata e ritratta nelle foto esposte, sembra cogliere l’inesorabile succedersi di stati e movimenti di quiete. Il tempo di un quotidiano sospeso. Un fermo immagine nella linea universale del tempo che scorre.

Bimbe in bicicletta, operai al lavoro, scorci di quartiere, navi nel porto. Ogni immagine racconta una nitida visione delle vicende umane e urbane, della loro contingenza.
Racconta di come ognuna di esse, per quanto significativa, sia inesorabilmente transitoria.
L’occhio di un fotografo, a noi sconosciuto, ha colto e fermato queste immagini. Nessuno sa chi sia. Eppure la cura dell’inquadratura e la scelta del registro comunicativo fanno pensare ad un professionista dallo sguardo “alieno”. Ad una persona che ha scelto, da estraneo, di raccontare per immagini la vita di una bolla spazio-temporale nel disvelarsi del mondo.

Si sono finalmente accese le luci di SPAZIO MIMESIS, accogliendo come primo ospite Pierluigi Ortolano con il meraviglioso progetto Randstad1969, che nella giornata conclusiva è stato complice scenografia per la presentazione da parte di Fabio Moscatelli del progetto Gioele, un viaggio nel blu.
Ringraziamo tutti voi che con curiosità ci avete raggiunti.

[ngg src=”galleries” ids=”2″ display=”basic_thumbnail” thumbnail_crop=”0″ number_of_columns=”3″]